Bicchieri e palette del caffè vengono riciclati?
La risposta breve è: probabilmente no.
I PROBLEMI NASCONO DALLA SELEZIONE DEI DIVERSI TIPI DI MATERIALE PLASTICO PRESENTE NEI CASSONETTI.
La maggior parte dei bicchieri in commercio nel nostro settore e la quasi totalità di quelli utilizzati per il caffè dei distributori automatici sono prodotti utilizzando un materiale plastico definito “Polistirene”.
Il Polistirene è conosciuto anche come Polistirolo che, nella sua forma espansa, viene utilizzato comunemente come imballaggio.
E’ un materiale altamente riciclabile, degradato ad alte temperature ritorna materiale vergine. In pratica da un bicchiere se ne potrebbe ricavare un altro esattamente identico.
Il grande problema del polistirene è che la selezione rispetto ad altri materiali è più complessa, soprattutto perché bicchieri e palette sono molto leggeri e molti impianti di selezione non sono attrezzati per dividerlo da altri materiali plastici (PET, Polietilene, PVC, ecc).
Come ci ha risposto l’Ing. Antonio Protopapa, Direttore R&D di Corepla:
“Il polistirolo, se raccolto e selezionato, è perfettamente riciclabile sia nella sua forma compatta (come i suoi bicchierini) che in quella espansa (ad es. le vaschette per il pesce).
Il problema risiede nella capacità di selezionarlo che, al momento, è limitata solo ad alcuni centri (tutti nel sud Italia).”
Il polistirene quindi, nella maggior parte dei casi, non viene riciclato ma inviato a recupero energetico ovvero incenerito per produrre calore/energia. La plastica è pur sempre petrolio d’altronde.
Bisogna dire che il Corepla (che è il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica) ha già una filiera interna per la raccolta del polistirene espanso (il comune polistirolo) presso le aziende che ne fanno richieta e che ne trattano grandi quantità.
Da qualche mese inoltre è partito un progetto molto promettente per la raccolta differenziata “a monte” dei bicchieri del distributore automatico.
Il progetto si chiama Rivending e permette tramite appositi contenitori collocati vicino ai distributori, la selezione dei soli bicchieri e palette usati in modo da dividerli e non gettarli nella raccolta plastica, dove diventerebbero difficilmente separabili dagli impianti di selezione dei rifiuti.
In atteso che questo progetto possa arrivare anche da noi, l’unica soluzione percorribile è quella di utilizzare bicchieri in PLA/carta compostabili che sicuramente dal punto di vista ambientale e del rifiuto come materiale sono meno impattanti.
il PLA è una bioplastica prodotta da un derivato del mais, senza petrolio quindi e l’anima in cartoncino è costituita da carta proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile (marchio PEFC).